Come accogliere la nascita di un bambino



Ricordo ancora con chiarezza ed una certa dose di commozione gli ultimi giorni della mia prima gravidanza. Un misto di trepidazione, ansia, desiderio, curiosità, speranza e gioia infinita.
Tutto era pronto, la cameretta, i vestitini così minuscoli e graziosi, carrozzina, passeggino, culla, prodotti naturali per il primo bagnetto.
Non mancava proprio nulla, avevo pensato a tutto.
Quando l'ho avuto tra le mie braccia ho capito subito che al di là di tutti gli "oggetti" di certo indispensabili che avevo preparato, ciò che era davvero importante era capire ciò di cui lui realmente aveva bisogno, perché l'arrivo in questo mondo fosse il meno traumatico possibile.

Cosa è davvero importante sapere per accogliere al meglio l'arrivo di un bambino


Pensiamoci bene, un bambino appena nato arriva da un mondo completamente diverso in cui non giunge luce e nel quale ogni rumore è attutito.
Partendo da questa considerazione è importante quindi creare un ambiente il più possibile riparato dai rumori, silenzioso in cui la luce possa essere filtrata e moderata.
Anche la  temperatura non deve essere eccessiva  e l'abbigliamento del bambino adeguato; non è necessario coprirlo a dismisura.
Purtroppo nella società moderna si tende a sottovalutare l'importanza di questi fattori, ed il bambino precipita nelle nostre vite caotiche, frenetiche e troppo spesso poco rispettose di queste creature che in punta di piedi si affacciano al nostro mondo.

E'  molto importante prestare attenzione alle comunicazioni del neonato, che vanno interpretate senza preconcetti; questo consente al bambino di sentirsi accolto in famiglia. Troppo spesso ignoriamo quanto il pianto del bambino possa essere causato dall'eccesso di stimoli esterni; rumore, confusione, luci, grida.
Quando si diventa genitori, soprattutto per la prima volta, è come se ci trovassimo all'inizio di un viaggio meraviglioso e ricco di sorprese ma del tutto sconosciuto. E' inevitabile commettere errori ed è proprio da questi che occorre partire per stabilire un buon rapporto con  nostro figlio.

Considerare il bambino come un piccolo adulto: il primo errore

Avere cura dell'ambiente che lo circonda è senza dubbio un passo fondamentale per garantire tranquillità a nostro figlio ma lo è altrettanto rispettare i suoi ritmi ed i suoi tempi. Troppo spesso infatti è il neonato che deve adattarsi alle vite di mamma e papà e quindi alle abitudini della famiglia.
Tutto ciò ha le sue conseguenze: nervosismo, irritiabilità, pianto, scarso appetito, malanni.
Certo non è facile rinunciare alla propria vita, alle uscite, alle amicizie e alle frequentazioni ma l'arrivo di un bambino necessariamente deve portare ad una riorganizzazione dei propri tempi e spazi, a modificare le proprie scelte e priorità.
Il nostro ruolo di genitori ce lo impone, ma la ricompensa più grande sarà una vita più tranquilla e ricca ed un bambino più sereno.






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