Quando è arrivato il fatidico momento in cui mio figlio maggiore si è trovato alle prese con la scelta della scuola superiore, la domanda che, come genitori, ci siamo posti io e mio marito è stata: "come possiamo sostenerlo senza condizionarlo con le nostre aspettative?"
Si tratta di una scelta spesso difficile perchè complicata da diversi fattori tra i quali la giovane età dei nostri figli alle prese con un periodo di passaggio, come quello adolescenziale, che porta con sè innumerevoli cambiamenti sia fisici che psicologici.
Quali sono quindi le informazioni necessarie affinchè il processo decisionale si svolga in modo corretto, quali i buoni consigli che noi genitori possiamo fornire per accompagnarli in questa scelta?
A queste e ad altre domande trovai risposta partecipando ad un interessantissimo incontro con il Dr. Alberto Valsecchi psicologo e psicoterapeuta, consulente dell'Università Cattolica di Milano impegnato da tempo nelle problematiche specifiche dell'età evolutiva.
Ve lo racconto subito.
I fattori che complicano la scelta
Il Dr. Valsecchi sostiene che ci sono 2 posizioni fondamentali in cui purtroppo molti genitori finiscono per fossilizzarsi:
1) L' IMPOSIZIONE: quando è il genitore che sceglie la scuola che ritiene più adatta per il figlio.
2) LA DELEGA: quando il genitore lascia il figlio solo alle prese con la sua scelta poichè non vuole influenzarlo in nessuna maniera.
Entrambe le posizioni sono scorrette.
Per i nostri figli si tratta di una scelta che comporta la posa del primo mattoncino per la costruzione di una nuova identità, quella professionale. Certo poi nel tempo è possibile cambiare e aggiustare il tiro ma di certo questo non cambia l'importanza di questo passo.
Ma vediamo quali sono i fattori che rendono così complessa questa decisione.
1) ANSIA: i nostri figli avvertono sulle loro spalle l'importanza di questa scelta; questo genera ansia e per uscire da una situazione spiacevole spesso si limitano ad imitare gli amici oppure chiedono ai genitori di prendere questa decisione per loro.
2) FASE EVOLUTIVA: i ragazzi a 13/14 anni vivono una fase evolutiva caratterizzata da forti oscillazioni emotive (passano dall'euforia al pianto o allo sconforto improvvisamente), comportamentali e di pensiero.
Sarà certo capitato anche a voi come a me, di vedere vostro figlio di 13 anni districarsi in situazioni complicate in piena autonomia, a testimonianza del grado di maturazione raggiunto e poi ritrovarlo a giocare con il fratellino con le macchinine ed i soldatini.
In alcune occasioni mostrano un pensiero critico di un certo livello per poi sprofondare di nuovo nel tipico egocentrismo infantile.
Tutto questo è normalissimo e tipico di questa fase. Certo è che non rende facile al nostro ragazzo/a prendere una decisione così importante come quella della scuola superiore.
3) INTERESSI: in questo momento della loro vita è piuttosto normale che i ragazzi facciano fatica a capire quali sono i loro interessi. Hanno una capacità introspettiva ancora piuttosto ridotta e sentono di più la fatica della scuola che il piacere di apprendere.
Spesso si confondono perchè sono convinti che sono le materie in cui riportano buoni voti quelle per loro più interessanti, ma questo non è sempre vero.
4) ASPETTATIVE E CONSIGLI ALTRUI: le aspettative dei genitori (tutti, chi più chi meno ne abbiamo) soprattutto se non esplicitate in maniera corretta sono delle vere e proprie prigioni per i nostri figli.
Anche i consigli altrui non sono negativi ma anche questi devono essere formulati in maniera consona.
5) AMPIA OFFERTA FORMATIVA: certo avere più possibilità tra cui scegliere offre maggiori opportunità ma allo stesso tempo rende più complessa la scelta. E' fondamentale fare una prima scrematura e solo in un secondo momento andare ad approfondire più in dettaglio i programmi, le materie di studio, gli sbocchi professionali che ciascuno degli indirizzi selezionati offre.
In questo modo il ragazzo eviterà un inutile sovraccarico di informazioni.
7) VINCOLI TERRITORIALI ED ECONOMICI: puo' capitare che la scelta sia fortemente condizionata e complicata anche dalle condizioni economiche della famiglia, ad esempio quando l'istituto scolastico che il ragazzo/a intende frequentare è lontano da casa e quindi comporta un notevole investimento di risorse.
Quali informazioni per un processo decisionale corretto
Il primo passo da fare lungo la strada che porterà alla scelta del percorso scolastico superiore riguarda da vicino i nostri figli.
In particolare dobbiamo porre i riflettori sulla conoscenza che hanno di loro stessi, sul metodo di studio che adottano, sul rendimento scolastico e sulle caratteristiche di personalità.
Vediamoli brevemente ad uno ad uno.
Conoscenza di sé
Nell'ambito del processo decisionale diventa fondamentale indagare da un lato quanto i nostri figli sono consapevoli dei loro interessi ed al contempo delle loro abilità cognitive.
Di solito, ma non sempre, le materie in cui hanno buoni risultati sono quelle che piacciono di più ai ragazzi, per le quali hanno maggiori predisposizioni e che richiedono loro meno fatica nello studio.
Di fatto non si sa se è l'interesse per una materia a determinare il buon rendimento, oppure il contrario ovvero se è il fatto di riuscire bene a rendere più appassionanti gli argomenti trattati, certo è che interessi e abilità si rinforzano a vicenda.
Se nostro figlio è cosciente dei propri interessi, anche solo in parte, e delle proprie abilità, abbiamo già un buon punto di partenza.
Atteggiamento verso lo studio
Quale è l'atteggiamento verso lo studio di nostro figlio? Quale la sua motivazione alla riuscita? Ha un buon metodo di studio?
Se il nostro ragazzo/a possiede un buon metodo di studio, volontà e desiderio di riuscita, ha senza dubbio le carte in regola per seguire i propri interessi.
Al contrario, il costo del suo poco impegno sarà la rinuncia alle proprie inclinazioni.
Rendimento scolastico
Analizzare assieme ai nostri figli il loro rendimento scolastico è importante perchè ci permette di capire o comunque offre loro la possibilità di interrogarsi se il buon rendimento è indice di interesse per quella materia, o al contrario è lo scarso rendimento che rende la materia poco amata.
Mio figlio ha sempre avuto, fin dalle elementari, difficoltà in inglese; per quanto si impegnasse riportava voti appena sufficienti. Mi confidò che la materia non gli piaceva che si applicava ma non aveva soddisfazioni. Ad un certo punto come genitori abbiamo preso la decisione di farlo aiutare per verificare se fosse possibile superare questa difficoltà.
La scelta è risultata azzeccata. I suoi risultati sono nettamente migliorati, lui si è sentito gratificato, ha superato le lacune che si portava dietro ed è arrivato a dirmi che il suo rapporto con la materia era cambiato, non la sentiva più così ostica ma anzi ne riceveva stimoli e gratificazioni tanto che spesso lo trovo su Netflix a guardare film in lunga originale (anche se sottotitolati).
Caratteristiche di personalità
Nella scelta della scuola è importante tenere conto anche delle caratteristiche di personalità di nostro figlio: introversione, estroversione, buona autostima, fragilità.
Anche se queste possono modificarsi nel tempo è buona norma, nella scelta del percorso scolastico, tenerne conto, in questo modo si possono evitare decisioni troppo costose dal punto di vista psicologico.
Quali sono i consigli formulati bene?
Il consiglio formulato bene è quello che mette al centro nostro figlio e fa luce sulle sue caratteristiche, i suo interessi, il suo atteggiamento verso lo studio.
Non si consiglia un determinato percorso scolastico perchè è quello che ha fatto papà o lo zio o il cugino, neppure quello che statisticamente offre più possibilità di lavoro o perchè si tratta della scuola migliore.
E' molto importante anche sapere esplicitare nel modo giusto le nostre aspettative.
Rivolgerci a nostro figlio/a dicendo chiaramente cosa e perchè noi consideriamo quel determinato percorso adatto lui è fondamentale, come lo è riconoscere che più importante delle nostre aspettative è la sua felicità e che qualunque sia la scelta che lui vorrà fare lo stimeremo e lo sosterremo sempre, anche se non coincide che i nostri desideri di genitori.
Infine non dobbiamo trascurare i "consigli dei docenti". Gli insegnanti conoscono i nostri figli e la maggior parte delle volte, sostiene il Dott. Valsecchi, sono più realisti di noi nel valutarli ed osservarli in quanto il loro sguardo non è deformato dell'amore che a volte rende ciechi noi genitori.
Le statistiche evidenziano che nel 97% dei casi i consigli valutativi dei docenti sono corretti in merito alla scelta dell'indirizzo scolastico.
Come accompagnare i nostri figli nella scelta
Sviluppare le capacità di scelta:
La capacità di scelta è un'abilità che si matura nel tempo soprattutto con l'esercizio. Sproniamo i nostri figli a fare piccole scelte anche nel quotidiano e responsabilizziamoli.
Scegliere, sbagliare, assumersi le proprie responsabilità è fondamentale per i nostri ragazzi affinchè possano arrivare a conoscere il mondo e loro stessi.
Un ragazzino che non ha mai sperimentato un minimo di autonomia e si è lasciato guidare dai genitori, avrà sicuramente maggiori difficoltà ad affrontare la scelta del percorso scolastico rispetto ai coetanei che invece hanno avuto già modo di esercitarsi in quella direzione.
Rendere consapevoli i figli delle proprie caratteristiche
E importante mantenere con i nostri figli una buona relazione e per fa si che questo accada occorre rimandare loro come degli specchi, non solo i difetti ma anche le qualità che posseggono.
Mio figlio è un ragazzino molto diligente, si applica e studia con metodo ma ha delle difficoltà nell'organizzazione e nella gestione del suo tempo poichè tende a perdersi.
Lui è al corrente di questo mio pensiero nel suo aspetto più piacevole e gratificante ma anche dell'altro, quello che riguarda una sua carenza.
E' anche vero però, come gli dico sempre, che nessuno è perfetto ognuno ha i propri limiti ma una cosa è certa: si puo' sempre lavorare per migliorare.
Aiutare nostro figlio a recuperare, leggere e selezionare le informazioni
Si tratta di un compito molto importante. Dopo la scrematura iniziale (non possiamo visitare tutti gli istituti neppure studiare a fondo i singoli percorsi scolastici) affiancare i nostri figli nella ricerca di informazioni specifiche e approfondite significa essere per loro un valido sostegno.
Accompagniamoli agli open day, aiutiamoli nella ricerca via internet delle informazioni necessarie e valutiamole insieme.
Considerare criticamente tutti gli elementi in gioco
Una volta raccolte le informazioni sulla base delle considerazioni fatte e degli elementi che sono stati valutati nella parte iniziale di questo articolo, portiamo avanti assieme a nostro figlio/a una critica costruttiva di tutti gli elementi in gioco.
Se il dubbio persiste e nostro figlio non riesce a districarsi fra 2 o 3 possibilità di scelta, puo' essere utile far sbilanciare il ragazzo/a sulla razionalità e sull'autonomia, invitandolo ad elencare in forma scritta i vantaggi e gli svantaggi di ogni singola scelta per arrivare a quella migliore per lui.
Ecco lo schema riassuntivo fornito dal Dott. Valsecchi.
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