Le neomamme ed i chili di troppo

 

Lo spunto per scrivere questo post mi è venuto da un conversazione avuta con una carissima amica neomamma.

Si rifletteva sull’eccessiva importanza che la cultura moderna dà all’aspetto fisico, all’estetica (se na parla tantissimo in questi anni) e di quanto questo possa incidere sull’equilibrio instabile di una mamma che ha appena partorito.

Già la gravidanza di per sé porta enormi cambiamenti al corpo, che per lo più sono accettati dalla donna che li giustifica, almeno in parte, in virtù del fatto che una vita cresce dentro di lei.

Ma dopo il parto le cose cambiano. Passano i mesi e, nella maggior parte dei casi, la linea stenta a tornare, la pancia è molle e non è possibile contenerla nei vecchi abiti, le forme sono ancora arrotondate, il seno, specie se  si allatta è prosperoso.

La vita della donna è profondamente cambiata, ruota attorno alla piccola creatura, il tempo per sé stessa è praticamente inesistente, il sonno si riduce, e la stanchezza aumenta.

Non è facile adattarsi a tutti questi cambiamenti, e sicuramente vedersi e sentirsi fuori forma non aiuta. Si sono persi tanti riferimenti, ci si sente insicure di fronte al nuovo ruolo di mamma, e allo stesso tempo non si riesce a recuperare la  propria dimensione come donna.

Non aiutano i commenti di tutti coloro che alla vista della neo mamma esprimono commenti malevoli sulla  pancetta, che ancora si intravede, sul sedere un po’ ingrossato e sui sui chili di troppo che ancora stentano ad andarsene.

In tv e sulle riviste patinate, appaiono fresche ed in perfetta forma donnine dello spettacolo che hanno appena partorito e con una linea da urlo!

Talvolta si incontrano persone o si ascoltano testimonianze di chi, allattando continua a dimagrire, addirittura alcune donne rischiano di andare sottopeso!

Tutto questo fa sentire tutte le altre mamme, alle prese con i rotolini di grasso di troppo, ancora peggio.

Allora si prova a limitare l’assunzione di cibo,  si cerca di trovare il tempo per  fare un po’ di attività fisica, nell’intento di recuperare la tanto desiderata forma fisica.

Ecco che si tornano a provare i vecchi pantaloni e che delusione vedere che non ci si sta proprio dentro.

Tutto ciò non fa che aumentare  rabbia e la frustrazione.

Io sono stata dopo la prima gravidanza una di queste donne.

Che fare?

La parola chiave è: pazienza. Date tempo al tempo.

Lo squilibrio ormonale causato dalla gravidanza e dall’allattamento  in alcune donne (io tra queste) non solo rende impossibile la perdita di peso,  ma anzi favorisce l’acquisizione di ulteriori kg di troppo. 

Inutile lottare contro la fame. Troppo forte è il bisogno di mangiare.

E' il fisico stesso che ce lo chiede, per sopportare l’immensa fatica dell’allattamento.

Inoltre non tutte le donne sono uguali ogni fisico reagisce a modo suo, inutile fare confronti o paragoni, ognuna è unica.

Io ad un certo punto ho mollato, mi sono limitata a mangiare in maniera corretta, un po’ di tutto senza esagerare con i dolci o i cibi troppo elaborati.

Niente pasti a base di ‘solo frutta’ o ‘solo verdura’, o altre stranezze del genere ma monopiatto arricchito di tante verdure.

Cercavo di muovermi quando potevo, con lo scopo di riattivare la circolazione, prendere aria e staccare un po’ dalla routine quotidiana.

Dopo 1 anno e mezzo dalla prima gravidanza piu’ o meno il mio corpo era tornato snello.

Attenzione!!!!!!  Questo non vuole dire ‘ come prima’. 

La pancia non era la stessa, i fianchi neppure, ma in fondo neppure io  ero piu’  la stessa donna di prima,  perché avrebbe dovuto esserlo il mio corpo?

Accettare questo cambiamento è stato per me molto importante.

Ho affrontato con serenità la seconda gravidanza e gli ulteriori cambiamenti che sono intervenuti nel mio fisico.

Ho eliminato dal guardaroba i vecchi abiti pre-gravidanze e mi sono comprata vestiti nuovi, carini e adatti alle mie nuove forme.

Per cui non mi resta che consigliare di godervi il più possibile la vita pensando  alla vostra salute fisica e psicologica, curando l’alimentazione senza porvi troppi limiti e dedicandovi, nei ritagli di tempo, a cio’ che amate e vi riscalda l’anima.

Infine non dimenticate il riposo!

Prendersi cura di una creatura così piccola richiede tante energie, per cui non chiedete troppo al vostro fisico.

Cercate di dormire e di rilassarvi quando potete.

Se necessario chiedete aiuto, a qualche amica, ai nonni, a chiunque si renda disponibile affinchè possiate dedicare del tempo a voi stesse per ritemprarvi.

Il resto verrà da sé basta sapere accoglierlo!

Ma se ciò non dovesse accadere ed i kg da smaltire restano davvero troppi vi consiglio, una volta terminato l’allattamento, di rivolgervi ad un serio professionista che saprà consigliarvi un sano regime alimentare e sostenervi in caso di difficoltà.

Il falso mito della "perfezione" ostacola spesso la richiesta di aiuto, ma non cadete nel tranello della psiche. Nessuno puo' farcela da solo, rivolgersi ad un professionista nel momento del bisogno non è una debolezza ma segno di grande forza interiore e del desiderio di riprendere in mano la nostra vita.

Non possiamo sapere tutto, fare tutto, arrivare ovunque come esseri umani, per fortuna, abbiamo dei limiti. Sapere riconoscere le nostre debolezze è il primo passo verso una nuova vita, più appagante e serena.

Dott.ssa Stefania Casadei




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